Cafè Saval

La costruzione di questo edificio risale alla fine del 1700 ed originariamente era destinato ad ospitare una facoltosa e numerosa famiglia contadina.
Nel 1910 il Comando Militare Austroungarico che realizza grandifortificazioni difensive sui crinali di Cima d'Oro, Cima Parì ed oltre trova sede a Mezzolago. Presso il Comando viene assunta quale domestica un’intraprendente signorina di Arco, Lidia Tamburini, al servizio dell'esercito italiano (oggi si direbbe agente dei servizi segreti) che parla correttamente  tedesco, inglese e francese, la quale informa delle attività militari Austriache gli italiani di stanza sull'altro fronte (Passo Nota).

Alcuni anni dopo il termine della prima guerra mondiale Lidia, che nel frattempo ha sposato il proprietario di questo edificio trasforma (1932) l'immobile nell'albergo “Bellavista”.
La “padrona di casa”, forte della sua conoscenza delle lingue estere, mantiene rapporti con innumerevoli viaggiatori stranieri e personalità mondane, tra le quali il poeta-soldato Gabriele D'Annunzio che soggiorna in incognito nella struttura diverse volte durante le visite alla famiglia Maroni (che vive a Pieve di Ledro) ed i cui figli (l’arch. Giancarlo, Italo ed Alide) sono collaboratori del poeta.
L' Albergo “Bellavista” è molto frequentato anche dai Ledrensi per le soventi feste danzanti e per i giochi delle carte e delle bocce. La signora Lidia (Liduina per tutti) gestisce l’attività alberghiera sino agli anni 60 e poi fino alla chiusura nel 1976 si susseguono varie gestioni.

Nel 1978 l'immobile diviene di proprietà della famiglia Trentini che lo trasforma in residenza privata.
Dal 2017 Tatiana, GianMario e la loro famiglia hanno ristrutturato parte dell'edificio denominandolo “Ledro Lake Suites” realizzando nuovi appartamenti turistici.
Nel 2023 l'offerta si arricchisce con l'aggiunta del nuovo Cafè Saval che rifacendosi allo stile art déco del locale originale nato nel 1932 ne vuole omaggiare la memoria.