“El Molì dei Blèc: luogo della memoria e ……oltre.”
L’apertura del mulino, dopo sessanta anni, quale luogo della memoria, mira a far conoscere al pubblico, il laborioso modo di vivere di chi li ha preceduti e il loro ingegno nell’adattare i meccanismi del movimento delle macchine alle esigenze diverse dell’attività molitoria.
Nel 1943, Ilario Mora, l'ultimo mugnaio di Bezzecca, decise di trasferire il vecchio mulino portando i macchinari nel centro storico del paese di Bezzecca, accanto all'abitazione. Sostituì la ruota idraulica con un motore elettrico e nel 1950 eliminò le macine a pietra a favore di un mulino a cilindri. Lo sviluppo socioeconomico degli anni Sessanta portò l’abbandono della campagna a favore di un’occupazione in fabbrica o di fortuna all’estero. In valle rimasero in pochi a coltivare frumento, segale e grano saraceno e l’attività del mulino cessò.
“El Molì dei Blèc” si sviluppa su tre piani, ognuno di circa 40 mq, nei quali sono collocate tutte le attrezzature dei primi del Novecento atte a garantire il ciclo produttivo della macinazione. A pianoterra si trova il laminatoio a cilindri per la macinazione, il crivello mobile per la pulizia e l’attrezzatura per la sua umidificazione e asciugatura. A secondo piano ci sono la pulitrice rotante del cereale, il cassone del vecchio buratto e tutte le strutture e le tubazioni per il suo smistamento prima dell’insaccatura. Al terzo piano ci sono i cassoni di deposito del cereale, le attrezzature per la setacciatura del macinato Il tutto governato da ben cinque elevatori a tazze che perpendicolarmente attraversano i tre piani per portare il cereale in alto e poi per caduta alle macchine collocate ai vari piani per compiere le quattro fasi della macinazione: la pulitura, l’umidificazione, la macinazione e la setacciatura. Per Visite guidate fuori orario: Rolando 340 8505671
Periodo: 06.07 - 31.08 | lu | ma | me | gi | ve | sa | do |
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10:00 - 12:30 | |||||||
17:00 - 19:00 |