Oltre all'impegno fisico, in diversi passaggi è richiesta anche una buona tecnica di guida.
Il fondo cambia spesso: da asfalto, a cemento, a strade forestali con fondo sterrato stabile, smosso, single track... Di tutto un po'.
Considerata la notevole distanza e tipologia del percorso, nonostante la segnaletica presente, e la descrizione piuttosto precisa, è consigliato scaricarsi la traccia e seguirla su un dispositivo GPS.
Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Il punto di partenza della traccia è nei pressi del parcheggio del Palazzo dei Congressi, a Riva del Garda. Partiamo in direzione nord, incontrando la vicina rotonda, e seguiamo da qui le indicazioni stradali per Arco. Superata la stazione delle corriere, continuiamo diritti superando altre 2 rotonde. Lungo questo tratto di strada, sempre piuttosto trafficato, possiamo rimanere sulla pista ciclo-pedonale che costeggia la strada sul lato destro. Alla rotonda successiva, a poco più di 3 km dal nostro punto di partenza, prendiamo invece la sinistra seguendo le indicazioni per Tenno. Alla fine del rettilineo, giunti a un'atra rotonda, prendiamo la seconda uscita, guidati questa volta dalle indicazioni stradali per Varignano. Seguiamo la strada, 550 m circa, per poi svoltare a sinistra, troviamo qui il primo segnale del percorso 772 che coincide per ora coi percorsi 771 e 773.
Abbandoniamo finalmente il traffico e, proseguendo fra le strade interne dell'abitato, giungiamo in prossimità della chiesa di Varignano. Da qui, la via da percorrere è segnalata chiaramente, possiamo quindi concentrarci a spingere sui pedali per superare la prima salita ripida del percorso verso Volta di No. Per quanto possibile, dosiamo le nostre energie, è questa la prima di una lunga serie. Il tratto più ripido è cementato, poi un breve tratto sterrato, poi di nuovo asfalto. Giunti all'incrocio con la strada principale per Tenno, teniamo la destra per andare a imboccare, subito a sinistra, la bellissima strada del “Pil”. Le pendenze qui sono un po' più dolci e, un recente intervento, ne ha ulteriormente migliorato la percorrenza dei tratti sterrati. Salendo, possiamo da qui ammirare un suggestivo panorama su Riva e l'Alto Garda.
Al termine di questa salita, incontriamo una strada secondaria asfaltata, dove le indicazioni ci guidano verso destra. Sempre ben indirizzati, continuiamo a prendere quota e arriviamo a incontrare nuovamente la Strada Statale, nei pressi di Tenno, in corrispondenza di un tornate. La seguiamo in discesa e, in prossimità del secondo tornante, imbocchiamo la sterrata sulla nostra destra. Giunti alla chiesa di Ville al Monte continuiamo sulla strada provinciale, tenendo la sinistra, fino a raggiungere il vicino incrocio. Svoltiamo quindi a destra, seguendo la strada asfaltata in direzione del Rifugio San Pietro e Monte Calino. Raggiunto il parcheggio, nelle vicinanze del Rifugio, riprendiamo a pedalare sullo sterrato e proseguendo diritti. Non manca molto per scollinare e affrontare la prima discesa.
Dopo un primo tratto su comoda forestale, si imbocca una mulattiera che aumenta via via la pendenza con un fondo molto sconnesso. Ben guidati dalla segnaletica, giungiamo a Prà della Vespana, dove teniamo la sinistra. Nei pressi del vicino edificio, imbocchiamo un trail nel bosco, per poi proseguire la nostra discesa su strade forestali. Superiamo così anche Malga Lomasona, proseguiamo ancora diritti e, ormai nel fondo valle, ritrovando l'asfalto. Raggiungiamo quindi un bivio dove teniamo la destra, pedalando su uno dei pochi tratti pianeggianti, per poco meno di 1 km. Abbandoniamo quindi nuovamente l'asfalto, svoltando bruscamente a destra, e addentrandoci così nel bosco. Affrontiamo quindi un breve tratto di salita e, al bivio successivo, proseguiamo diritti perdendo nuovamente quota.
Prima di giungere sulla strada asfaltata per Lundo, come indicato dalla segnaletica, svoltiamo bruscamente a destra. Si riprende a salire per circa 7 km, con una pendenza iniziale prossima al 15%, poi costante intorno al 10%, su una comoda strada forestale a tratti cementata. Lungo l'ascesa in zona di Malga di Vigo, teniamo la sinistra, come indicato anche per i percorsi 773 e 746. Scolliniamo in località Cadregoni per poi lasciare la strada forestale e tenere la sinistra. Affrontiamo quindi un tratto di discesa piuttosto lungo e tecnico, tutto da guidare, incontrando un unico bivio dove teniamo la destra. Giunti sulla strada forestale, teniamo la destra. Proseguiamo diritti per 1 km circa rimanendo sulla carreggiata principale fino a ritrovare la segnaletica. Teniamo qui la destra su 2 bivi consecutivi e riprendiamo a salire ancora su strada forestale.
Seguiamo quindi la strada principale procedendo in direzione del Monte Casale e, dopo circa 3,5 km, proseguiamo in direzione di Malga Valbona. C'è da salire ancora un po', poi la segnaletica ci porta ad abbandonare la strada principale tenendo la destra. Si affronta qui un altro tratto guidato nel bosco che ci accompagna a raggiungere i prati di Malga Valbona. Teniamo qui la sinistra e ricominciamo a salire ben guidati dalla segnaletica, portandoci a ridosso della vetta del Monte Brento, cima molto frequentata dai base jumper. Alcuni passaggi in salita su questo tratto, oltre che impegnativi, sono anche piuttosto tecnici.
Raggiunto il punto più elevato del percorso, iniziamo a scendere su un sentiero che raggiunge anche il 30% di pendenza e piuttosto sconnesso. Superato il tratto più tecnico, affidandoci alla segnaletica, o meglio alla traccia, con un alternanza si sentieri, strade forestali e mulattiere, ci riportiamo sui prati nelle vicinanze di Malga di Vigo. Prima di raggiungere la malga, incontrata in precedenza in salita, la segnaletica ci porta a tenere la sinistra. Ritrovata la strada forestale nelle vicinanze di Gorghi, teniamo la sinistra e torniamo a salire in direzione di Prai da Gom. Qui, un breve tratto pianeggiante, poi la segnaletica ci porta ad affrontare un'altra breve discesa che ci conduce sotto il rifudio di Malga San Giovanni. Rifugio che raggiungeremo dopo aver affrontato l'ennesima ripida salita. Se non siamo in gara, una sosta, qui, è meritata.
Proseguendo oltre, scolliamo sulla strada asfaltata e, tenendo la destra, iniziamo a scendere. Prestiamo attenzione a non farci sfuggire le indicazioni che, dopo poche centinaia di metri, ci fanno prendere la strada forestale sulla nostra sinistra. Dopo un tratto di discesa, immersi nel bosco, con qualche passaggio piuttosto ripido, ci aspetta ancora qualche breve salita ma, da qui, per forza di cose, molta discesa. Ritrovata la strada asfaltata, la seguiamo fino a Mandrea, dove teniamo la sinistra seguendo una vecchia mulattiera. Ancora guidati dalla segnaletica, toniamo sulla strada, che seguiamo questa volta fino a Varignano. La parte restante del percorso gara, rispecchiato dalla nostra traccia, ci porta a proseguire nuovamente su strade asfaltate fino al punto di partenza.
All'ultima rotonda incontrata all'andata, prendiamo quindi questa volta la prima uscita. Raggiunta a un'altra rotonda, prendiamo la seconda uscita e procediamo diritti attraverso la località Pasina. Giunti in corrispondenza di un attraversamento pedonale e il torrente Varone, ritroviamo le indicazioni dei percorsi bici, tra i quali il nostro, che ci fanno imboccare la pista ciclabile a sinistra. Arrivati in prossimità del grande complesso industriale della cartiera, ci troviamo ormai vicini al nostro punto di partenza. Il percorso gara svolterebbe qui a destra su Viale Cattoni, per poi piegare a sinistra su Via Vannetti e involarsi quindi all'arrivo nel parco oltre Viale Rovereto. Se nessuno ci aspetta all'arrivo, potrebbe essere invece una buona idea, rimanere sulla ciclabile, attraversare Viale Rovereto e, continuare diritti raggiungendo la vicina spiaggia.
Nota
Rispettando il punto di partenza e arrivo del percorso gara, nel suo primo tratto il percorso si sviluppa lungo la strada principale tra Riva e Arco. Se si volesse evitare questo, per giungere fino a Varignano, in alternativa si possono seguire: il percorso 749 (partendo da Riva o Torbole) o il percorso 745 (partendo invece da Arco). Come anticipato, la salita è molto impegnativa e, anche la discesa, in alcuni suoi tratti va rispettata per pendenza e tipologia di fondo.
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica.
Parcheggi a pagamento: Terme Romane (Viale Roma), Vecchia stazione (Largo Medaglie d’Oro), Ex-agraria (Via Lutti), Area ex-Cattoi (Viale Rovereto).
Ricordati inoltre di valutare bene il tipo di percorso che stai affrontando, le località che prevedi di attraversare e la stagione in corso. Ha piovuto? Attenzione! I sentieri saranno più scivolosi e quindi bisogna essere più cauti.
Cosa portare con sé durante un’escursione in bicicletta?
Lascia sempre detto a qualcuno dove sei diretto e quanto tempo hai previsto per la tua escursione.
Il numero unico di emergenza è 112.
Strada del Pil chiusa per smottamento dovuto alle forti piogge