Pendenze elevate per raggiungere il Rifugio Graziani a quota 1600 metri. Un tour lungo e impegnativo, adatto ai più allenati.
La strada asfaltata che sale sulle pendici del Monte Baldo e porta al Rifugio Graziani offre l'opportunità anche agli amanti della bici da corsa di raggiungere altitudini importanti. Il tour, come viene qui proposto, presenta una prima parte pianeggiante, che costeggia le acque azzurre del lago di Garda. Dopodiché, quando i chilometri nelle gambe sono già parecchi, comincia la lunga ascesa al Monte Baldo, con pendenze che in alcuni tratti superano il 10%. La fatica viene poi ripagata con un altrettanto lunga discesa.
Lunghezza e dislivello rendono questa proposta indubbiamente impegnativa. I punti panoramici degni di nota lungo il percorso sono numerosi, e permettono una splendida vista sia sul lago di Garda che sulla Valle dell'Adige.
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Qualche chilometro prima di arrivare al Rifugio Graziani possiamo godere di un panorama unico sul lago, dalla famosa Bocca di Navene.
Il punto di partenza della traccia fornita è l'ufficio informazioni di Torbole, sul Lungolago Conca d'oro. Da questo punto proseguiamo in direzione Sud, sulla Gardesana Orientale. D'estate questa strada è molto trafficata, si ricorda di procedere in fila indiana, facendo attenzione ai veicoli che sopraggiungono. I primi 10 km presentano un susseguirsi di gallerie, all'interno delle quali si è obbligati ad indossare il giubbotto catarifrangente (o le bretelle riflettenti) e ad essere dotati di luci anteriori e posteriori per essere meglio visibili.
A Navene, terminate le gallerie, proseguiamo sempre sulla strada principale (S.R. 249), che dopo pochi chilometri incontra Malcesine, riconoscibile per il castello scaligero costruito a picco sul lago. Per un lungo tratto, splendide vedute sul lago di Garda si alternano con caratteristiche località venete. Dopo Malcesine, infatti, incontriamo Cassone (dove è possibile ammirare il fiume più corto al mondo, l’Aril), Assenza, Brenzone, Castelletto, Pai, Torri del Benaco. Superata quest'ultima località, un breve falsopiano ci permette di arrivare a Punta San Vigilio. Ora la strada scende leggermente e si può godere di un bellissimo panorama sul porto del comune di Garda. Alla prima rotonda che incontriamo, nel centro abitato di Garda, prendiamo la seconda uscita, direzione Costermano.
La strada ora sale, ma non raggiunge mai pendenze importanti. Superati un paio di tornanti, si giunge a Costermano del Garda. Proseguiamo sempre dritti, sulla S.P. 8, fino al raggiungimento di una rotonda. Proseguiamo diritti, e dopo un leggero falsopiano giungiamo a Caprino Veronese, alla nostra sinistra le pendici del monte Baldo. Nel centro abitato, seguiamo le indicazioni per Spiazzi, dove giungeremo dopo una decina di chilometri. La strada ha già iniziato a salire. All'inizio del paesino, imbocchiamo la stradina sulla sinistra, sottostante alla strada principale, direzione Sacrario del Baldo. Dopo pochi chilometri sulla sinistra troviamo il Sacrario del Monte Baldo, fatto costruire dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Verona a memoria di tutti i veronesi periti in tutte le guerre. Continuiamo a percorrere questa stradina immersa nella natura, fino ad incontrare di nuovo la strada principale, dove ovviamente giriamo a sinistra per proseguire la nostra salita. Saliamo con il solito passo senza affaticare la gamba. Affrontiamo un paio di tornanti e sulla destra troviamo il Rifugio Novezzina con l’annesso Orto Botanico di 20.000 metri quadrati, ricco di piante e fiori autoctoni del Monte Baldo. A fianco, l’osservatorio astronomico (unico osservatorio pubblico della Provincia di Verona).
In poco tempo arriviamo al confine tra il Veneto e il Trentino, e percorrendo un altro chilometro abbondante giungiamo alla fine della salita. La strada inizia ora a scendere e in breve tempo ci ritroviamo ad un bivio, al quale proseguiamo diritti in direzione Brentonico. Dopo esserci fermati al Rifugio Bocca di Navene, per mangiare un bocconcino e per godere di uno splendido scorcio sul lago di Garda, risaliamo in bicicletta per affrontare l'ultima vera asperità della giornata: 2,5 km di salita tutt'altro che facili, dato i chilometri che abbiamo già percorso, che ci portano al Rifugio Graziani. Inizia ora la discesa, la strada è stretta con curve e controcurve, e due buie ma brevi gallerie. Attraversiamo gli abitati di San Valentino e di San Giacomo, fino a giungere a Brentonico. Attraversiamo il centro cittadino e vicino alla pieve troviamo il museo del fossile del Monte Baldo. Usciti da Brentonico riprendiamo a scendere fino a Mori. In questo tratto possiamo godere di un ottima vista sulla Vallagarina e a destra notiamo la città di Rovereto, dominata dalla Campana dei Caduti. Alla rotonda di Mori svoltiamo a sinistra sulla strada principale, dove notiamo le indicazioni per la pista ciclabile, che percorriamo. Lungo questo tragitto, possiamo ammirare l'alveo del lago di Loppio, bacino prosciugato nel 1956 a seguito dalla costruzione della galleria Adige-Garda che ha fatto sprofondare le falde freatiche. Affrontiamo l’ultima piccola fatica del giorno, la breve salita al Passo San Giovanni, che precede la discesa verso l'abitato di Nago.
Alla fine del paese imbocchiamo la "vecchia Nago", strada poco trafficata, che conduce a Torbole. La strada è in forte pendenza e il panorama merita sicuramente una foto. Abbandoniamo l’asfalto e scendiamo su fondo lastricato a porfido fino a giungere nella piazza Goethe quindi svoltiamo a sinistra e arriviamo al punto di partenza.
Per informazioni aggiornate su orari e tratte
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica.
Ulteriori parcheggi a pagamento presso il Parcheggio Panorama, in Via Strada Granda e Lungolago Conca d'Oro.
Le uscite in sella alla vostra bici da corsa, che siano solitarie o in compagnia dei vostri amici, richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli imprevisti come un temporale improvviso o un calo di energia.
Non paragonare la bici da corsa alla mtb: salite che risultano essere facilmente percorribili con una mountain bike potrebbero non esserlo in sella a una road bike. Le differenze tecniche fra i due tipi di bicicletta, infatti, potrebbero rendere certe pendenze proibitive per molti appassionati.
Ricordati inoltre di valutare bene il tipo di percorso che stai affrontando, le località che prevedi di attraversare e la stagione in corso. Il Garda Trentino è ricco di gallerie, all'interno delle quali è molto importante rendersi ben visibili. Ha piovuto? Attenzione! La vernice delle linee bianche e delle strisce pedonali risulta molto scivolosa.
Cosa portare con se durante un'uscita in bici da corsa?
Lasciate sempre detto a qualcuno dove siete diretti e quanto tempo avete previsto per la vostra escursione.
Infine il numero telefonico in caso di emergenza è il 112