Un percorso che supera i 100 km, ma senza particolari asperità. Questo anello è un mix tra la favolosa costa del lago di Garda e il verde paesaggio della valle dell'Adige.
Il giro di Affi, così chiamato dagli appassionati dell'Alto Garda, è un "classico" per le uscite in compagnia dei ciclisti amatoriali del Garda Trentino. Durante la prima metà del tracciato viene costeggiata la sponda est del lago di Garda , lungo la quale brevi gallerie si alternano a pittoresche località lacustri. Con una breve e facile salita verso Costermano abbandoniamo la vista lago, mentre con un simpatico saliscendi raggiungiamo la valle dell'Adige. Giunti a Rivoli, il ritorno verso nord prosegue su pista ciclabile, dalla quale si possono scorgere il maestoso Castello di Avio e i numerosi vigneti che caratterizzano questa valle.
Il chilometraggio potrebbe spaventare qualcuno. Questo sicuramente non avviene con le pendenze che, nell'unico e breve tratto in salita, sono dolci e alla portata di tutti.
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La partenza di prima mattina consente di godere di un prezioso vento favorevole, il Pelèr, che rende ancora più piacevole la pedalata lungolago.
Il punto di partenza della traccia fornita è l'ufficio informazioni di Torbole, sul Lungolago Conca d'oro. Da questo punto proseguiamo in direzione sud.
D'estate questa strada è molto trafficata, si ricorda di procedere in fila indiana, facendo attenzione ai veicoli che sopraggiungono. I primi 10 km presentano un susseguirsi di gallerie, all'interno delle quali si è obbligati ad indossare il giubbotto catarifrangente (o le bretelle riflettenti) e ad essere dotati di luci anteriori e posteriori per essere meglio visibili.
A Navene, terminate le gallerie, proseguiamo sempre sulla strada principale (S.R. 249), che dopo pochi chilometri incontra Malcesine, riconoscibile per il castello scaligero costruito a picco sul lago. Per un lungo tratto, splendide vedute sul lago di Garda si alternano con caratteristiche località venete. Dopo Malcesine, infatti, incontriamo Cassone (dove è possibile ammirare il fiume più corto al mondo, l’Aril), Assenza, Brenzone, Castelletto, Pai, Torri del Benaco. Superata quest'ultima località, un breve falsopiano ci permette di arrivare a Punta San Vigilio. Ora la strada scende leggermente e si può godere di un bellissimo panorama sul porto del comune di Garda. Alla prima rotonda che incontriamo, nel centro abitato di Garda, prendiamo la seconda uscita, direzione Costermano. La strada ora sale, ma non raggiunge mai pendenze importanti. Superati un paio di tornanti, si giunge a Costermano del Garda. Proseguiamo sempre dritti, sulla S.P. 8, fino al raggiungimento di una rotonda. Imbocchiamo la prima uscita sulla destra, e dopo altri 2 km, alla rotonda, giriamo a sinistra, terza uscita, direzione Rivoli Veronese. Ci aspetta ora un tratto di continuo sali e scendi molto divertente, che termina nel paese di Rivoli. Entriamo nel centro abitato e dopo aver superato una piccola rotonda percorriamo altri 150 metri e svoltiamo a sinistra, nella curva a gomito che immette in Viale Caduti del Lavoro. Seguiamo le indicazioni per il Forte Wohlgemuth, fino a quando non incontriamo l'inizio della pista ciclabile. Poche centinaia di metri e alla nostra destra è impossibile non notare il Forte Wohlgemuth che merita una deviazione per visitarlo. Seguiamo i cartelli che riconoscono la ciclabile, direzione Rovereto. La ciclabile è un continuo saliscendi, che a tratti costeggia il fiume Adige e a tratti è circondata dai vigneti, la più tipica delle coltivazioni di questa valle.
Proseguiamo sempre in direzione nord, e ad un certo punto sul lato sinistro della valle possiamo notare il Castello di Avio, che svetta sulla cittadina sottostante. Seguo sempre le indicazioni per la pista ciclabile, che nei pressi dell'abitato di Chizzola ci portano ad attraversare il fiume Adige. Dopo aver percorso quasi 4 chilometri, la ciclabile attraversa di nuovo il fiume. A questo punto la abbandoniamo, e ci immettiamo sulla strada provinciale (S.P.90). Pedaliamo fino all'abitato di Mori, dove al semaforo svoltiamo a sinistra. Sulla strada principale notiamo le indicazioni per la pista ciclabile, che percorriamo. Lungo questo tragitto, possiamo ammirare l'alveo del lago di Loppio, bacino prosciugato nel 1956 a seguito dalla costruzione della galleria Adige-Garda che ha fatto sprofondare le falde freatiche. Affrontiamo l’ultima asperità della giornata, la breve salita al Passo San Giovanni, che precede la discesa verso l'abitato di Nago. Alla fine del paese imbocchiamo la "vecchia Nago", strada poco trafficata, che conduce a Torbole. La strada è in forte pendenza e il panorama merita sicuramente una foto. Abbandoniamo l’asfalto e scendiamo su fondo lastricato a porfido fino a giungere nella piazza Goethe quindi svoltiamo a sinistra e arriviamo al punto di partenza.
Per informazioni aggiornate su orari e tratte
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica.
Ulteriori parcheggi a pagamento presso il Parcheggio Panorama, in Via Strada Granda e Lungolago Conca d'Oro.
Le uscite in sella alla vostra bici da corsa, che siano solitarie o in compagnia dei vostri amici, richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli imprevisti come un temporale improvviso o un calo di energia.
Non paragonare la bici da corsa alla mtb: salite che risultano essere facilmente percorribili con una mountain bike potrebbero non esserlo in sella a una road bike. Le differenze tecniche fra i due tipi di bicicletta, infatti, potrebbero rendere certe pendenze proibitive per molti appassionati.
Ricordati inoltre di valutare bene il tipo di percorso che stai affrontando, le località che prevedi di attraversare e la stagione in corso. Il Garda Trentino è ricco di gallerie, all'interno delle quali è molto importante rendersi ben visibili. Ha piovuto? Attenzione! La vernice delle linee bianche e delle strisce pedonali risulta molto scivolosa.
Cosa portare con se durante un'uscita in bici da corsa?
Lasciate sempre detto a qualcuno dove siete diretti e quanto tempo avete previsto per la vostra escursione.
Infine il numero telefonico in caso di emergenza è il 112