Un ristorante dal menu pieno di leccornie, dai tortelloni ripieni di Vezzena, con speck trentino e rosmarino fresco, alle delizie di ricotta, fino al salmerino ai ferri della principessa Sissi 

L'antipasto Don Pedro, con carne salada cruda fatta in casa, funghi porcini all’olio e scaglie di Grana Trentino 24 mesi, è già di per sé un buon motivo per sedersi a questa tavola, ma è forse con il Girovalle che si assapora davvero l'anima della cucina trentina: una selezione dei migliori salumi e formaggi di questa valle, a seconda della stagione, magari accompagnato da un calice di vino locale. Per gli amanti delle zuppe, da non perdere quella d'orzo, con ricetta segreta del cuoco, quella con dieci verdure di stagione e quella rustica con fagioli. Tra i primi, imperdibili le “Pepite d'oro di Storo”, ovvero gnocchetti di polenta mantecati con crema di gorgonzola, gli gnocchi del Don Pedro, con patate luganega, porri e un goccio di crema di latte, e le pappardelle alla boscaiola saltate con funghi porcini e sugo di arrosto. 

PUNTO DI FORZA

La carne salada trentina con i fagioli, marinata per 20 giorni con sale alle erbette.