Dalle Terme di Comano lungo i sentieri dei pellegrini.
L'itinerario è segnalato con le impronte arancio.
Passeggiata che si snoda fra borghi e luoghi della fede del Bleggio, dove chiese, capitelli e croci scandivano soste e preghiere di un antico mondo contadino, in cui storia e leggenda si mescolavano in un misto di fede e superstizione. Itinerario di media difficoltà.
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Chiesa di S. Felice a Bono: esempio di religiosità alpina, tra le Terme di Comano e il verde altopiano del Bleggio. Fu affrescata dai famosi pittori Baschenis (info per orari).
Safety Tips
Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Difficoltà: T (sentiero turistico)
Lasciata la macchina nel parcheggio nei pressi del ponte in legno del Giardino Al Sarca di Ponte Arche, si prende l’itinerario pedonale che costeggia il duina e porta sulla strada principale. Si prosegue verso destra per imboccare, subito dopo il ponte, la ciclo-pedonale sterrata che sale fra il torrente Duina e il Municipio. Si torna sulla strada provinciale in corrispondenza dell’Albergo Sayonara, dopo aver attraversato la strada si continua a salire verso sinistra in direzione della caserma dei carabinieri. Si passa davanti alla caserma per costeggiarla sulla sinistra e proseguire lungo una strada sterrata che risale il Duina (segnavia MTB itinerario B4.09). Si attraversa il torrente passando su un ponticello di legno e si continua sulla strada forestale che dopo un primo tratto pianeggiante, inizia a salire ripida fra gli abeti per sbucare fra i campi coltivati a mais e patata del Bleggio Inferiore. Al primo bivio si tiene la destra, costeggiando meleti si arriva ad un altro bivio, presso un prato con alberi di noce, dove si svolta a sinistra per dirigersi verso Bono, del quale poco dopo si cominciano ad intravedere i tetti fra i rami di un filare di noci. Tipico borgo rurale giudicariese Bono offre incantevoli scorci fra antiche case di pietra, fontane e ballatoi ornati di pannocchie e attrezzi rurali. Da Bono, una breve digressione verso destra ci porta alla chiesa di San Felice, immersa fra i campi coltivati. Si procede tornando verso il centro abitato, lo si attraversa e seguendo la strada principale, si sale a Gallio dal quale si prosegue per Santa Croce, guidati dal campanile della chiesa che si staglia contro il cielo. Il paese deve il nome ad una leggendaria croce taumaturgica conservata nella cappella della chiesa e celebrata da un imponente monumento eretto dirimpetto la facciata della pieve. L’itinerario sale dalla strada a destra della croce tonalitica per proseguire diritti, lungo la via principale, fino al paesino di Duvredo e alla piccola chiesa di San Sebastiano. Da Duvredo si prosegue seguendo le indicazioni per Castel Restor e Vergonzo. La visita dei ruderi di Castel Restor richiede una deviazione di circa 400 m, premiata da un’ampia vista sulle campagne circostanti costellate di borghi. L’itinerario principale cala direttamente a Vergonzo, passando presso la chiesetta di San Bartolomeo, che lasciamo sulla destra per proseguire fino al ponte sul rio Tanfurin. Subito a destra del ponte, una strada secondaria asfaltata aggira il paese passando fra le case e gli orti, al primo bivio si svolta a sinistra inoltrandosi fra vigneti, meleti e seminativi, dietro ai quali si erge il Castello di Stenico. La strada conduce all’ingresso del piccolo nucleo abitato di Biè, verso il quale ci si dirige per svoltare a destra appena fuori dalle case, in corrispondenza di una bacheca di legno, e seguitare lungo una strada di campagna sterrata al termine della quale, sulla destra, troviamo la chiesa di San Nicolò.
Seguendo le indicazioni per Ponte Arche si svolta a sinistra e si avanza fra i coltivi fino al termine della strada asfaltata, raggiunto il quale si svolta bruscamente a sinistra per un sentiero che punta verso il bosco vicino (segnaletica MTB). L’itinerario scende fra maestosi alberi di faggio fino ad incrociare una strada forestale a margine di un prato racchiuso fra i boschi, prendere a destra e poi a sinistra al bivio successivo; dopo un ulteriore tratto in bosco la strada esce nell’area artigianale di Ponte Arche. Attraversare la strada e seguendo il marciapiede proseguire dritti fino all’incrocio presso il distributore, svoltare a sinistra e proseguire in direzione del centro di Ponte Arche. Arrivati nei pressi della piazza girare a sinistra sul ponte delle tre arche ed infine a destra per il Parco Termale, il punto di partenza si raggiunge in pochi minuti tramite il ponte pedonale in legno.
L’area di Comano è collegata agli altri centri del Garda Trentino dalle linee bus extraurbane 211 (Riva del Garda - Tenno - Fiavè - Ponte Arche) e 201 (Trento - Ponte Arche - Campiglio – Tione).
Informazioni aggiornate su orari e tratte.
Arrivati a Ponte Arche/Comano Terme, all'altezza dell'Azienda per il Turismo scendere per la strada che porta verso il parco termale, a 50 m si trova un parcheggio punto di partenza della passeggiata.
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Parcheggio libero presso il Giardino al Sarca di Ponte Arche/Comano Terme.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come, ad esempio, un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Indossate calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Il numero unico di emergenza è 112.