Garda Trentino Logo
Garda Trentino Logo
alberto rania: l'ultimo pescatore di riva del garda
Story Angles, alberto rania
  • Tempo di lettura
    4 minuti
  • scritto il
    09 Ottobre 2024

"El Pescador" alla Rocca di Riva

Ogni mattina, nella piazza della Rocca di Riva, un piccolo tre ruote bianco diventa il punto di riferimento per chi vuole gustare il pesce fresco del Lago di Garda.
Dal pesce persico alle sardine e ai lucci, Alberto Rania offre ciò che ha pescato poche ore prima dal suo chiosco mobile sul retro del suo Ape battezzato "El Pescador". Si tratta di un'esclusiva del nord del lago, visto che Alberto Rania è l'ultimo pescatore di Riva del Garda.

Alberto e la passione per la pesca

Nata a Firenze nel 1961, la famiglia di Alberto Rania si trasferisce a Riva del Garda nella casa della madre dopo la morte del padre nel 1966. Alberto scopre la sua passione per la pesca fin da bambino, quando lo zio lo porta sul lago e lo introduce ai segreti dell'acqua e della pesca. Tuttavia, al termine del periodo scolastico, si dirige verso nord, dove studia arte all'Istituto Vittoria di Trento. Dopo aver lavorato come cuoco ad Amburgo e Monaco di Baviera, nel 2015 rientra a Riva del Garda e decide di lavorare a tempo pieno come pescatore. Una scelta peculiare, visto che il nord del Lago di Garda è considerato una regione ostica e pericolosa per la pesca a causa dei forti venti. Le sporgenze rocciose del fiordo settentrionale circoscrivono ulteriormente le zone vocate alla pesca. Eppure, Alberto decide di impiantare la sua attività a Riva: "Dopo molti anni all'estero e nel nord Italia, avevo voglia di fare ritorno. Questa è la mia casa, questo è il posto con cui mi sento più a mio agio", spiega. Oltre alle condizioni avverse, il versante settentrionale del Lago di Garda offre anche dei vantaggi: l'acqua è più limpida e ricca di ossigeno e il pesce è quindi di qualità superiore.

Ogni mattina, talvolta ben prima dell'alba, Alberto parte con il suo motoscafo e cala le reti che ha precedentemente steso. Una volta arrivato in porto, carica il pescato sull'Ape e lo porta a casa nel suo laboratorio, dove smista, pulisce e sfiletta il pesce in base alle richieste della clientela. Con la sua attività, Alberto vuole far riscoprire il pesce di lago. "È difficile trovare il pesce di lago in pescheria o nella grande distribuzione. La nostra zona non ha più un pescatore da oltre 20 anni. La gente ha accettato con grande entusiasmo la mia offerta di pesce di lago". Dal pesce persico al luccio alle sardine, Alberto offre una gran varietà di pescato e aiuta i suoi clienti con consigli per la preparazione e le ricette. Gli abitanti di Riva conoscono e stimano Alberto, tanto che i rapporti commerciali si sono trasformati in amicizie.

"Pescatori... per una gioia, mille dolori"

Tuttavia, questo mestiere ha anche i suoi lati negativi. "Fare il pescatore non è un lavoro facile. Bisogna conoscere perfettamente il lago e le sue correnti. È un'attività che si svolge soprattutto di notte e il giorno di riposo non esiste. Si pesca quando il lago lo permette. Ricordo notti eccezionali con abbondanza di pescato, come anche cocenti delusioni quando le reti rimanevano vuote, ma la pesca è così. Un vecchio detto recita: "Pescatori... per una gioia, mille dolori", dice Alberto, ricordando una notte burrascosa del 2016: "Stavo per tirare su le reti volanti quando ho scorto un fulmine a sud. Avevo ancora circa 300 metri di reti da recuperare e pensavo di farcela prima dell'arrivo del temporale, Ma purtroppo non è stato così. La tempesta mi ha investito a tre chilometri dalla riva e ha spinto le reti contro l'elica del motore, lasciandomi in balia delle acque. Fortunatamente, la tempesta è durata poco e, appena finita, sono riuscito a liberare l'elica e a rientrare in porto. Oggi non rischierei più di commettere un errore del genere". Il cuore di Roberto batte ancora per la pesca: "È un mestiere che bisogna avere nel sangue, deve appassionarti. Spero tanto che ci sia qualcuno dopo di me che voglia portare avanti questa attività".

Scoprire le acque di Riva

La sua città natale, Riva del Garda, è per Alberto uno dei luoghi più belli del lago. Ai turisti consiglia di non limitarsi al relax in spiaggia, ma di esplorare le rive del lago. Buona parte del fiordo e delle sue rive non sono raggiungibili via terra, ma solo in barca, e custodiscono dei tesori nascosti. Chi preferisce un ritmo più tranquillo può prendere un kayak all'alba ed esplorare il lago quando non è ancora battuto, osservare i coloratissimi martin pescatori o tuffarsi nelle fresche acque a caccia di piccoli pesci e scoprire il mondo sommerso del versante settentrionale del lago.